Mani burattine

Macchinadrago
Macchinadrago
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Macchinadrago
Macchinadrago

Circolo Didattico De Amicis Catania - Progetto PON 2014

Mani burattine in un’isola da sognare

Ci vuole poco a fare sognare un bambino specie se gli si offre la possibilità di ricevere un guanto per costruire un burattino. Ecco che scatta subito il gioco, la capacità congenita d’immaginare, di praticare con gioia quell’istinto innato nell’essere umano felicemente acerbo che conduce al senso del teatro. Per scrivere questi nove testi (è il caso di dire a tante mani…) abbiamo lavorato sull’improvvisazione, sull’ascolto della musica ma soprattutto sul ritmo da abbinare all’espressione delle parole. Il ritmo gestuale è l’elemento indispensabile a caratterizzare e animare un burattino, a renderlo buffo e credibile. Ogni bambino ha dato vita ai propri personaggi definendo per ciascuno un’identità visiva e delle battute idonee ad esprimerla attraverso l’impegno del corpo e della voce.

Un risultato che possiamo definire totale.

Tutti i testi che compongono il nostro spettacolo presumono l’interpretazione di due (e a volte tre) personaggi per ciascun bambino, creature divertenti e mosse non solo dalle mani ma anche dalle gambe e dalle braccia dei piccoli autori e attori. Per permettere questo tipo di attività abbiamo utilizzato e costruito una scena semplice, realizzata con grandi fogli appesi a un filo, colorati con i disegni e le idee che hanno ispirato la fantasia degli allievi durante il percorso della scrittura, una scena funzionale all’attesa e alla sorpresa, all’apparire e allo scomparire, al vedere e al non-vedere.

Così il teatro da che mondo è mondo vive la propria magia insaporita di verità e illusione.

Lina Maria Ugolini